Cos’è la meditazione
La meditazione in passato non era qualcosa di difficile, di estremo o di impossibile, tuttavia per la mente occidentale, e oggi perfino per la mente orientale, ormai totalmente assorbita e sopraffatta dall’ ideologia dell’occidente, sedersi in silenzio e osservare il flusso dei propri pensieri non è qualcosa di così semplice.
Nella mente si sono accumulati così tanta confusione e così tante sollecitazioni che, se ti limitassi a osservare tutto ciò, impazziresti: è un film che ha inizio e non ha mai fine. Puoi continuare a osservare, per giorni o per anni, ma la mente non smetterà mai di fornirti nuove immagini, nuovi sogni.
Ecco perché Osho ha creato nuovi espedienti e nuove tecniche di meditazione.
“ La meditazione è uno stato naturale dell’essere, qualcosa che abbiamo perduto, e ritrovarlo è la gioia più grande della vita”.
La meditazione oggi è un contenitore in cui sono raccolti strumenti, strategie, metodologie, intuizioni: soltanto l’utilizzo e l’esperienza possono chiarirne il significato. Un processo e un viaggio in cui la cura e il rispetto di sé diventano i punti cardine che permettono poi di curarsi degli altri e di rispettare l’esistenza a partire dall’habitat naturale che ci ospita, non per “ dovere” oppure perché una morale o una legge lo impone, ma perché si avverte intimamente di esserne parte e sublime espressione.
Per arrivare a tale intima comprensione, occorre però dedicarsi a se stessi con costanza e con determinazione, ma soprattutto con pazienza e liberi da aspettative e pregiudizi. Solo così sarà possibile ascoltare e capire ciò di cui si ha bisogno.
L’approccio di Osho fa davvero la differenza, in quanto non è limitato da alcuna tradizione e soprattutto non è confinato a un’unica tecnica a cui ci si deve conformare o adattare. Per lui è il metodo che deve corrispondere e cambiare in funzione della realtà e dei bisogni del singolo individuo, per sua stessa natura mutevole ed in evoluzione.